La Casa del Consumatore è nata nel 2000, con lo scopo di operare su tutto il territorio dell’Unione Europea per informare, assistere e tutelare i diritti e gli interessi dei consumatori di beni e degli utenti dei servizi. In questo senso, l’Associazione attua la protezione del consumatore a livello sia locale che nazionale, agendo in maniera capillare sul territorio.
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lunedì 26 dicembre 2016
giovedì 10 novembre 2016
Con il 2017 arriva il maxi condono delle cartelle Equitalia!
Si tratta di
un “maxi condono fiscale” e queste tre parole sono
come una musica piacevole per i contribuenti che hanno sulle spalle
qualche debito, ma davvero potranno dire addio alle cartelle
di Equitalia?
Scopri come
funziona e tutto quello che devi sapere sulla loro rottamazione.
Per prima cosa
bisogna dire che potranno essere rottamate solo
le cartelle notificate tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015 e
quelle che riguarderanno i tributi, le imposte, i contributi previdenziali ed
assistenziali e le multe stradali.
VOCI DA PAGARE?
Il
contribuente è chiamato a pagare l’importo base della cartella,
gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, l’aggio calcolato sul capitale ed interessi, le spese di esecuzione e di notifica della cartella.
COSA
NON SI PAGA?
Vogliamo
chiarire che non è vero che non si pagherà più la cartella di Equitalia,
possiamo dire che solo “alcune voci” non si pagheranno e queste sono le sanzioni, gli interessi di mora e
le somme aggiuntive sui contributi previdenziali. Per
quanto riguarda le multe, non si pagheranno gli interessi
di mora e le maggiorazioni.
Si tratta di
uno sconto abbastanza consistente se si pensa che le
sanzioni solitamente non sono inferiori al 30% del tributo e gli interessi
di mora vanno dal 4% all’8%, anche se sappiamo bene che i contribuenti
avrebbero preferito un annullamento totale della cartella.
MA COME
SI FA A ROTTAMARE LA CARTELLA?
Per rottamare
una cartella, è il contribuente che deve attivarsi e farne richiesta
all’Agenzia dell’Entrate, può farlo già a partire dalla prossima
settimana, dal 7 novembre 2016 al 23 gennaio 2017,
compilando l’apposito modulo scaricabile
direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modulo va presentato allo
sportello dell’Agente della riscossione o inviato all’ indirizzo mail/PEC unitamente
a copia del documento d’identità.
Ognuno sarà
però libero di scegliere se pagare l’intero debito tutto in
un fiato o chiedere la rateizzazione in 4 rate. Chi opterà per
le rate avrà delle scadenze da rispettare, come per esempio quella del
pagamento dell’ultima rata entro il 15 marzo 2018 e fate attenzione a
non dimenticarvene, perché chi salta il pagamento di una rata perde
il beneficio.
Equitalia entro il 24 aprile 2017 comunicherà
l’importo complessivo da pagare ed invierà al contribuente i bollettini per il
pagamento.
Su alcuni punti però c’è ancora un po’
di incertezza.
L'autorità per l'enerigia: confermato il rimborso automatico in bolletta
La decisione dell'Authority conferma ed esplicita "quanto era già
previsto dalla regolazione vigente, dando così anche esecuzione nei tempi
previsti a quanto richiesto dall'ordinanza del TAR della Lombardia. In questa
ordinanza si revoca la precedente sospensione dell'aggiornamento
delle condizioni di maggior tutela per il terzo trimestre 2016 e si
dispone di individuare un circuito di ripristino pro-consumatori".
L'importo, che verrà recuperato sulla base delle indagini condotte dall'Autorità, saranno restituite agli utenti nella «prima bolletta utile», indipendentemente dall'esito finale del procedimento amministrativo. Per «prima bolletta utile» s'intende quella che verrà emessa al termine delle indagini, che sono ancora in corso e di cui sono state per ora comunicate le risultanze dell'istruttoria.
L'importo, che verrà recuperato sulla base delle indagini condotte dall'Autorità, saranno restituite agli utenti nella «prima bolletta utile», indipendentemente dall'esito finale del procedimento amministrativo. Per «prima bolletta utile» s'intende quella che verrà emessa al termine delle indagini, che sono ancora in corso e di cui sono state per ora comunicate le risultanze dell'istruttoria.
È probabile che i primi rimborsi potrebbero arrivare nella
prima parte del 2017. La decisione dell'Autorità rappresenta l'ultima puntata
di una vicenda iniziata a luglio, quando il Tar della Lombardia ha sospeso
l'aggiornamento delle bollette per il trimestre luglio-settembre, a causa di
condotte anomale sul mercato del dispacciamento. Lo scorso 16 settembre,
invece, l'ordinanza collegiale del Tar aveva ripristinato gli aumenti,
invitando però l'Autorità ad adottare, entro 40 giorni, un
provvedimento che predeterminasse da subito le modalità per la liquidazione e
corresponsione automatica dei rimborsi.
L'Autorità per l'energia elettrica il
gas e il sistema idrico ha confermato che per i consumatori ci sarà un rimborso
automatico in bolletta degli importi indebiti derivanti da condotte anomale
tenute dagli operatori del mercato all’ingrosso.
domenica 6 novembre 2016
Assegno Ricollocamento Disoccupati
cos'è, a chi spetta e importo
L'assegno di ricollocamento viene introdotto col Jobs Act, la
riforma del lavoro attuata dal governo, e si affianca alle indennità di
disoccupazione Naspi, Asdi e Dis Coll: si tratta di un "voucher per
la ricollocazione dei disoccupati" ed è accessibile anche in caso di
licenziamento legittimo. Vediamo dunque tutte le informazioni sull'assegno di
ricollocamento (o assegno di ricollocazione, i due termini sono sinonimi), chi
può domandarlo e altri dettagli, chiarendo però subito che in realtà al
disoccupato non vengono dati soldi "in mano".
I decreti attuativi del Jobs Act emanati dal governo hanno dato vita a una riforma degli ammortizzatori sociali - cassa integrazione e sussidi di disoccupazione: si introduce anche l'assegno di ricollocazione, o assegno di ricollocamento (detto anche voucher o dote individuale di ricollocazione, che non va confuso coi voucher INPS per pagare lavoro occasionale).
In estrema sintesi "sarà possibile andare in
un'agenzia per il lavoro privata o in un centro per
l'impiego con un assegno in mano, pagato dallo Stato, da consegnare ai
responsabili della struttura solo a occupazione trovata": cerchiamo di
capire come funziona il tutto.
Domanda
di assegno di ricollocamento
Ci si deve iscrivere al Portale Unico Registrazione
Persone In Cerca di Lavoro per comunicare di essere disoccupati e
disponibili ad un lavoro e alle iniziative dei Servizi per l'Impiego (possibile
anticipare i tempi per accelerare la procedura di domanda, registrandosi in
pendenza del periodo di preavviso). La domanda di indennità di disoccupazione
Naspi, Asdi o Dis Coll vale come dichiarazione immediata di disponibilità.
Dopo massimo 60 giorni il
disoccupato viene ricontatto per individuare un "patto di servizio",
ovvero un insieme di iniziative per trovare lavoro, redatte in base al profilo
di occupabilità
del soggetto che sarà seguito da un
responsabile.
Chi
può domandare l'assegno di ricollocazione
L'assegno di ricollocamento può essere richiesto
dai lavoratori formalmente disoccupati che hanno percepito almeno quattro mesi
di indennità di disoccupazione Naspi, ma anche dai lavoratori a
rischio disoccupazione (ovvero in CIGS per cessazione, anche parziale,
dell'attività dell’azienda, oppure sospesi per una procedura concorsuale del
datore di lavoro, o ancora in Cassa integrazione in deroga, in contratti di
solidarietà) e dai lavoratori disoccupati parziali (cioè che
pur avendo un lavoro dipendente o autonomo hanno un reddito annuo pari o
inferiore a quello esente da IRPEF e non sono quindi obbligati a fare la
dichiarazione dei redditi).
Cosa
è l'assegno di ricollocamento e che importo?
Ma non è un
sostegno al reddito spendibile come si vuole. Infatti il voucher
ricollocamento, comunque non tassabile, si può usare per funzioni e
compiti di politiche attive del lavoro presso i Centri per l'Impiego o soggetti
privati accreditati. L'importo dell'assegno di ricollocamento
dipende dal livello di occupabilità del disoccupato, ovvero più è
"basso" il suo profilo occupazionale/professionale e più
è alto l'importo: la media è sui 1500€, il massimo circa 3/4000€.
Per trovare lavoro il disoccupato potrà scegliere a quale struttura pubblica o privata rivolgersi, a quale agenzia per il lavoro accreditata, la quale sarà pagata da Stato o Regione solo se viene effettivamente trovata un'occupazione. Insomma, al disoccupato non spetta un euro in realtà.
Per trovare lavoro il disoccupato potrà scegliere a quale struttura pubblica o privata rivolgersi, a quale agenzia per il lavoro accreditata, la quale sarà pagata da Stato o Regione solo se viene effettivamente trovata un'occupazione. Insomma, al disoccupato non spetta un euro in realtà.
In caso di rifiuto di un'offerta di lavoro congrua al proprio profilo (coerenza con esperienza e competenze maturate, distanza dal domicilio e tempi di trasferimento, durata della disoccupazione, retribuzione superiore di almeno il 20% rispetto all'indennità percepita nel mese precedente) o mancato rispetto degli impegni dovuti dal percorso di ricollocamento, si subisce la riduzione o la sospensione della Naspi, dell' Asdi o della Dis Coll, cioè dell'indennità di disoccupazione che si sta prendendo.
domenica 2 ottobre 2016
La festa dei Nonni 2016
Per i Nonni
vogliamo una casa sicura, una sana alimentazione, servizi sicuri e tanto
affetto
Pomigliano d’Arco (Na)
Sabato 1 ottobre 2016
si svolta a Pomigliano d’Arco,
presso il Salone conferenza della Feltrinelli, la Festa dei Nonni 2016,
iniziative organizzate su tutto il territorio Italiano da Obiettivo famiglia
Federcasalinghe & Domina, Promosso da
Casa del Consumatore Campania,
con il patrocinio del Comune di Pomigliano d’Arco (Na).
La Presidente Provinciale di
Obiettivo Famiglia Federcasalinghe ha
presentato l’iniziativi e i relatori, nonché i saluti della Presidente
Nazionale, Federica Rossi Gasparirri, che per impegni, non ha potuto essere
presente, ma che fa un caro auguri di buona festa a tutti.
Sono intervenuti:
Ø l’assessore alle Politiche Sociale e del
Lavoro di Pomigliano d’Arco, Mattia De Cicco,
che ha elenco i
vari sevizi che il suo assessorato mente a disposizione dei cittadini e si è
congratulato per l’iniziativa, impegnandosi ad organizzare insieme La festa dei
Nonni 2017, coinvolgendo tutte le scuole del territorio. A accennato della
prossima collaborazione con i sportelli Famiglia, organizzati dalla rete
territoriale: ass. Thymos, cooperativa Nuovi orizzonti, Casa del Consumatori
Campania, Obiettivo Famiglia Federcasalinghe.
Durante
l’iniziativa:
o
un
rappresentante del “Centro per la Famiglia”, Daniele Volpe, a presentato il
progetto della rete, che sarà dislogato presso le associazione e con un sportello centrale disponibile presso
la coop. nuovi orizzonti, cito i via mauro Leone n°40, 2° piano, il martedì
dalle 10:00 alle 12:00 e il giovedì dalle 16.30 alle 18:30 a partire di martedì’
4 ottobre 2016.
o
La Presidente Provinciale Obiettivo Famiglia
Federcasalinghe ha colto la disponibilità dell’assessore per sottolineare varie
iniziative sociale che da tempo l’associazione porta avanti, come
§
L’informazione, la sensibilizzazione sull’
assicurazione contro l’infortunio domestico INAIL, per la quelle le persone povere devono fare
l’autocertificazione per avere l’assicurazione gratuite. Come comportare in
caso d’incidente per poter usufruire della rendita in caso di aver i requisiti.
§
Valorizzare il lavoro Casalinghe, invitando
l’associazione alla varie commissioni d’interesse,….
Poi ha chiesto d’informare la platea sul progetto SIA
per le famiglie in difficolta economiche.
Ø Domina, rappresentata dalla Responsabile
Nazionale, Anna Sciò, ha illustrato i servizi a disposizione delle
Famiglie, che tutti posso ricevere informazioni compilanti una semplice scheda
di adesione gratuita, presso il punto Domina c/o Obiettivo Famiglia
Federcasalinghe, Centro Paolo Borsellini e Rita Atria, 31 via Locatelli – 80038
Pomigliano d’Arco (Na) e/o via internet.
Ø La Casa del Consumatore Campania,
Presidente Regionale, Testa Dominique, ha invitato i responsabile dei
“Infopoint Regione Campania” MISE 6 (progetto
finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e le Attività Produttive), ad
intervenire:
o
Salvatore
Mancino, responsabile Infopoint Arzano (Na)
o
Lucia
Verusso, responsabile Infopoint Montesachio (Bv) & Cervinara
(Av)
o
Gaetano
De Vincentis, responsabile Infopoint Caserta (Ce) & Casagiove (Ce)
o
Mario
Monda, responsabile Infopoint Sant Anastasia (Na) e Ottaviano (Na)
o
Annalisa
Guadegni, responsabile Infopoint Napoli (Na) e Nola (Na)
o
Carmela
Auriemma, responsabile Infopoint Pomigliano d’Arco (Na)
Hanno spiegato i servizi di informazioni, assistenza
gratuiti che offrono i sportelli a tutti i cittadini/utenti invitando a
compilare la scheda di adesione, di recare e/o telefonare ai varie Infopoint
più vicini.
Durante la manifestazione è stato distribuiti
materiale informativi e gaget.
Hanno
collaborato:
Ø
Anna Monda,
insegnate in pensione, nonché capogruppo Obiettivo Famiglia Federcadalinghe di
Mariglianella, che ha aiutato con una raccolta di disegni per il concorso
disegni per una premiazione previsto dall’iniziativa.
Ø
Anita
Capasso, Giornalisata del Mattino, insegnate d’arte,… che ha aiutato all’allestimento dei disegni.
Ø Di Napoli Giuseppe, ex. Presidente
AMIRA (Associazione Maitre Italia Ristoranti e Alberghi) ha collaborato nell’accoglienza della platea.
Ø Elena Caiazzo, Prestigiose Poetessa
contemporanea, ha commosso la platea con un suo pensiero.
Ø Alfredo di Salvo che a collaborato alla
fattività dell’evento per la parta amministrazione comunale
Ø Claudio Murat e Michel per il servizio
video
Ringraziamo per la loro gradita presenza tutti i partecipanti.
in
particolare
o
ai
nipoti che sono artefice della Festa dei Nonni,
o
A
tutti i nonni auguriamo Buona festa!!!
https://www.youtube.com/watch?v=I6vfOtRXtBs&feature=share
https://www.youtube.com/watch?v=I6vfOtRXtBs&feature=share
giovedì 22 settembre 2016
Alternanza
scuola-lavoro un’occasione da non perdere!
Questo articolo ha uno scopo non solo divulgativo..!! ma
è soprattutto un incoraggiamento alle imprese, affinché possano sostenere, il
sapere, la formazione, il futuro di giovani studenti e la speranza che la
scuola non rappresenti solo un vacuo sapere fine a se stesso..!! Si parla
spesso di “saper fare” .. “imparare ad imparare” ..“didattica
laboratoriale”..”competenze chiave” ed altri affascinanti, stupendi e
meravigliosi concetti..di alto valore educativo, degni di rispetto, se si
attuassero concretamente..!!
E’ operativo, infatti, il Registro nazionale per
l’alternanza scuola-lavoro, istituito presso le Camere di Commercio; un ottimo
strumento per agevolare l’inserimento di percorsi formativi obbligatori di
alternanza nelle scuole superiori ed attuare l’obiettivo del “saper fare” ovvero imparare lavorando, un concetto chiave e
strategico secondo quanto disposto dal quadro normativo della scuola
dell’autonomia. Purtroppo ad oggi il numero delle imprese iscritte è ancora
esiguo, nonostante non si paghi più l’imposta di bollo di 90 euro.
E’ un’opportunità per le imprese e gli enti pubblici o privati che in tal modo assumeranno
il ruolo di concreti laboratori scolastici nel percorso di istruzione degli studenti, svolgendo un ruolo
fondamentale per l'acquisizione,
da parte dei giovani, di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Ricordiamo
che già con la legge n.53 del 2003, l’art.4, introdusse la possibilità per i
giovani dai 15 ai 18 anni “di svolgere l'intera formazione attraverso
l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità
dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di convenzioni con imprese
o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, o con enti pubblici e privati ivi inclusi
quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di
tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro”. Attualmente
l’art.1 (dai commi 33 a 44) della legge 107 del
2015, rende obbligatori tali
percorsi per incrementare
le opportunità di
lavoro e le capacità di orientamento degli studenti,
stabilendo che negli istituti tecnici e professionali essi dovranno avere una durata complessiva di almeno 400 ore, nel
secondo biennio e nell'ultimo anno del
percorso di studi, mentre nei
licei una durata complessiva di almeno
200 ore nel triennio. Spetterà al dirigente scolastico individuare, all'interno
del registro nazionale, le imprese e gli enti pubblici o privati che si rendono
disponibili all'attivazione di tali percorsi, stipulando con essi apposite
convenzioni.
Anche i musei, gli istituti e i luoghi della cultura e delle
arti performative, gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo potranno aderire al’iniziativa.
Il Registro è costituito da un’area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese
e gli Enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza, riportando
per ciascuna di essi il numero massimo di studenti ammissibili ed periodi dell’anno in
cui è possibile svolgere l’attività di alternanza; una sezione speciale a cui
devono essere già iscritte le imprese per l’alternanza scuola-lavoro, la quale consente
la condivisione delle informazioni relative all’anagrafica, all’attività
svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto,
al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle
imprese che attivano i percorsi di alternanza.
Le imprese o gli Enti interessati potranno, pertanto,
iscriversi gratuitamente nel Registro
Nazionale accedendo alla piattaforma di Infocamere con l’ausilio di
apposite guide on line che renderanno più
agevole la procedura per l’iscrizione. ..
Coraggio non perdete l’occasione!
lunedì 12 settembre 2016
Canone Rai non dovuto?
Canone Rai non dovuto?
L’Agenzia delle Entrate ha reso note nuove
istruzioni circa le modalità con cui i contribuenti possono richiedere
il rimborso del canone Rai già pagato (ma non
dovuto) con l’addebito sulle bollette elettriche.
Canone Rai non dovuto:
come ottenere il rimborso
Le Entrate, con il menzionato
provvedimento, chiariscono come i contribuenti abbiano la possibilità,
fin da ora, di inoltrare la domanda di rimborso, sia con raccomandata allo
Sportello Abbonamenti TV dell’Agenzia stessa, sia in via telematica, a partire
dal 15 settembre 2016, in quanto l’applicazione web appositamente dedicata è
ancora in fase di rodaggio .
Il modello per
chiedere il rimborso
E’ stato creato dall’Agenzia delle Entrate un modello
appositamente riservato alla richiesta di rimborso del canone Rai
addebitato in bolletta e non dovuto.
Tale modello, approvato con le adeguate istruzioni per
richiedere appunto il rimborso del canone tv, è a disposizione sui siti web
delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it e della Rai www.canone.rai.it.
I requisiti per
chiedere il rimborso
Possono fare domanda di rimborso del
canone Rai indebitamente addebitato in fattura elettrica, tutti gli utenti che abbiano, sia personalmente che
mediante un altro componente della rispettiva famiglia anagrafica, i requisiti
di esenzione, anche per effetto di convenzioni internazionali. Allo stesso modo
devono aver presentato la relativa dichiarazione sostitutiva.
Si ricorda, poi, che tutti i soggetti
over 75 con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98
euro sono ritenuti esenti dal pagamento.
L’istanza di rimborso la si può
presentare anche nel caso in cui il canone Rai sia stato pagato, sia tramite
addebito sulle bollette elettriche sia con differenti modalità. La richiesta
di rimborso, infatti, si considera valida quando il
contribuente ha versato il canone tv addebitato nelle fatture di energia
elettrica e lo stesso canone risulta pagato anche mediante addebito sulle
fatture attinenti ad un’utenza elettrica intestata ad altro membro della
famiglia anagrafica.
L’istanza di rimborso, per quanto
riguarda quest’ultimo caso, è ammissibile anche come dichiarazione sostitutiva per richiedere l’esenzione sulla propria utenza elettrica e
comunicare il codice fiscale del familiare che già versa il canone Rai mediante
la rispettiva fornitura elettrica.
Per quanto riguarda il canone tv
addebitato sulla bolletta elettrica intestata ad un soggetto deceduto,
il rimborso può essere richiesto anche da un erede.
Infine, la richiesta può essere
effettuata anche nel caso in cui il soggetto richiedente abbia già presentato
la dichiarazione sostitutiva di non detenzione della televisione sia da parte
propria che dei componenti della rispettiva famiglia anagrafica.
Come presentare la
domanda di rimborso
I contribuenti che possiedono almeno uno
dei requisiti sopra menzionati, possono inviare la domanda di rimborso,
allegando una copia di un documento di riconoscimento, con raccomandata
all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino,
Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 –
10121 Torino.
Se, invece, si decide di optare per l’invio
in modalità telematica, mediante l’app che sarà disponibile dal 15
settembre 2016 sul sito dell’Agenzia delle Entrate, si dovranno utilizzare le
credenziali dei servizi telematici.
Sono ammesse anche le domande
inviate prima della pubblicazione del provvedimento delle Entrate
menzionato, a patto che rechino tutti i dati utili ai fini della verifica dei
presupposti del rimborso.
Entro quanto deve
essere fatto il rimborso?
I presupposti dell’istanza di rimborso
vengono verificati dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1
di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV.
Sono, poi, le imprese elettriche ad
effettuare il rimborso accreditandolo sulla prima fattura utile, oppure con
diverse modalità, in ogni caso l’effettiva erogazione deve avvenire entro e non
oltre 45 giorni dal momento in cui le stesse imprese elettriche
ricevono tutte le informazioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, necessarie
all’attuazione del rimborso.
Qualora, poi, il rimborso da parte delle
imprese elettriche non dovesse andare a buon fine, lo stesso verrà direttamente
erogato dall’Agenzia delle Entrate.
venerdì 9 settembre 2016
Con cinema2day al cinema con due euro ogni secondo mercoledì del mese
A partire da mercoledì 14 settembre, in tutti i cinema d'Italia aderenti all'iniziativa Cinema2Day, il costo del biglietto offerto al pubblico sarà pari a 2 euro. L'iniziativa, promossa dal Mibact - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con ANEM - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e ANEC - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, sarà valida ogni secondo mercoledì del mese.
Grazie alla promozione, in vigore, si potrà acquistare al costo unitario di due euro il biglietto per tutti i film in programmazione, in ognuno degli orari previsti, con la sola esclusione delle visioni in 3D, che godranno comunque di una tariffa agevolata, comunicata direttamente alla cassa.
Sul sito www.cinema2day.it sarà possibile trovare quali cinema aderiscono
nella propria città.
SIA - SOSTEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA
CHE COS’È
E COME FUNZIONA
Il
Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA)
è una misura di
contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle
famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti persone
minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata; il
sussidio è subordinato all'adesione ad un progetto personalizzato di
attivazione sociale e lavorativa.
Il progetto viene
predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego,
i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito
degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli
enti non profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare
e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che vengono individuati sulla
base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. Le attività
possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro,
l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la
prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a
superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
Il SIA nel 2016 sarà
erogato ai nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:
- requisiti familiari: presenza di almeno un componente di minore età o di un figlio disabile, ovvero donna in stato di gravidanza accertata
- requisiti economici: ISEE inferiore ai 3.000 euro
- valutazione del bisogno: da effettuare mediante una scala di valutazione multidimensionale che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa, in base alla quale il nucleo familiare richiedente deve ottenere un punteggio uguale o superiore a 45.
Per accedere al SIA
è inoltre necessario che nessun componente il nucleo sia già beneficiario della
NASPI, dell’ASDI, o di altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati o
della carta acquisti sperimentale; che non riceva già trattamenti superiori a
600 euro mensili; che non abbia acquistato un’automobile nuova (immatricolata
negli ultimi 12 mesi) o che non possieda un’automobile di cilindrata superiore
a 1.300 cc o un motoveicolo di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati
negli ultimi 36 mesi.
Il sostegno
economico verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento
elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità.
Dall’ammontare del
beneficio vengono dedotte eventuali somme erogate ai titolari di altre misure
di sostegno al reddito (Carta acquisti ordinaria, incremento del Bonus bebé).
Per le famiglie che soddisfano i requisiti per accedere all’Assegno per il
nucleo familiare con almeno tre figli minori, il beneficio sarà
corrispondentemente ridotto a prescindere dall’effettiva richiesta
dell’assegno. Per approfondimenti:
Decreto 26 maggio2016
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