giovedì 29 febbraio 2024

Bagagli sulle Frecce, da 1°marzo 2024 dovevano andare in vigore le nuove regole Bagagli sulle Frecce di Trenitalia

 


  Bagagli sulle Frecce, dal 1°marzo 2024 le nuove regole, ma le associazioni di consumatori insorgono! 

Previste dal 1 marzo 2024 le nuove regole per il trasporto dei bagagli sulle Frecce di Trenitalia: due bagagli a testa con limiti precisi di misure anche per biciclette (smontate o pieghevoli) e passeggini. Prevista anche una sanzione da 50 euro e la discesa delle valigie alla prima fermata utile, ma le Associazioni di consumatori fermano tutto.

Le nuove regole per il trasporto dei bagagli sulle Frecce di Trenitalia, previste dal 1° marzo 2024 per i passeggeri delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) si sono scontrate con le Associazioni di consumatori, tra le quali Casa del Consumatore, che avevano già espresso preoccupazione per gli spazi riservati ai bagagli  e la loro contrarietà all'adozione di parametri simili ai viaggi aerei e hanno chiesto a Trenitalia di fare un passo indietro.

Le associazioni di consumatori

"Troviamo inaccettabile e discriminatoria l'iniziativa di Trenitalia verso gli utenti più fragili, che si troverebbero costretti ad usufruire degli stessi servizi, ancora carenti visto il numero di cantieri e limitazioni presenti in tutta Italia ed in particolare al Sud, a prezzi maggiorati. 

Le regole sui bagagli, cosa prevedevano: 

Dal 1° marzo sulle Frecce ogni passeggero avrebbe dovuto portare con sé al massimo 2 bagagli, ma non è tutto; ciascun bagaglio avrebbe dovuto rispettare precise misure ed essere dotato di etichetta con nome e recapiti di riferimento, perché il provvedimento prevedeva anche che i bagagli fossero depositati solo negli spazi dedicati, non più in prossimità delle porte di accesso al treno, nei vestiboli e nei corridoi di transito. 

Ecco le prescrizioni di Trenitalia: “Se viaggi in 2^ classe e nei livelli di servizio Standard e Premium, la somma delle dimensioni totali del tuo bagaglio (lunghezza più larghezza più profondità), inclusi tasche, ruote e manici, non deve essere superiore a 161 cm (di cui ogni dimensione non superiore a 80 cm); se viaggi in 1^ classe e nei livelli di servizio Executive e Business la somma delle dimensioni totali del tuo bagaglio (lunghezza più larghezza più profondità), inclusi tasche, ruote e manici, non deve essere superiore a 183 cm (di cui ogni dimensione non superiore a 120 cm)”.

La mancata osservanza delle regole prevedeva una sanzione di 50 euro oltre allo lo “scarico” dei bagagli alla prima fermata utile. 

Le disposizioni continuavano:

“Se viaggi con sci, carrozzine, passeggini, strumenti musicali, biciclette (tutte le tipologie, purché smontate e/o pieghevoli) e monopattini elettrici puoi trasportarli in aggiunta al numero di bagagli consentito, a condizione che la somma delle dimensioni totali  non sia superiore a 200 cm (lunghezza più larghezza più profondità) e che le dimensioni della sacca in cui vuoi trasportare la tua bicicletta o il tuo monopattino elettrico non siano superiori a 80x110x45 cm”.


martedì 27 febbraio 2024

Polizze assicurative dormienti prescritte: al via i rimborsi

 

Polizze assicurative dormienti prescritte: al via i rimborsi


Buone notizie per i consumatori in possesso di polizze assicurative dormienti prescritte che avevano maturato il diritto alla riscossione successivamente alla data dell’1 gennaio 2006 con conseguente intervenuta prescrizione prima del 19 ottobre 2012. Tutti gli interessati possono chiedere il rimborso e hanno tempo per presentare la domanda fino al 10 aprile 2024.

Come chiedere il rimborso?

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare a lungo di polizze dormienti e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato continuità alle precedenti iniziative attribuendo la possibilità ai consumatori di chiedere il rimborso.
La domanda può essere presentata, previa registrazione dell’utente, esclusivamente online dal 26 febbraio 2024 al 10 aprile 2024 attraverso il Portale Unico di Consap accessibile all’indirizzo https://www.consap.it/polizze-dormienti.
Si tratta dell’unico canale disponibile e si sottolinea che le domande presentate con diverse modalità non saranno prese in considerazione.

La domanda di rimborso può essere richiesta esclusivamente per le polizze vita prescritte per le quali siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
 evento (morte/vita dell’assicurato) o scadenza della polizza che hanno determinato il diritto a riscuotere il capitale assicurato, intervenuto successivamente alla data dell’1 gennaio 2006;
 prescrizione del predetto diritto intervenuta entro il 19 ottobre 2012;
 rifiuto della prestazione assicurativa da parte dell’intermediario, per intervenuta prescrizione e conseguente trasferimento dell’importo della polizza al Fondo;
 non aver ricevuto alcun importo, anche parziale, nell’ambito dei precedenti avvisi di presentazione delle domande di rimborso.

Le domande di rimborso corredate da documentazione richiesta pervenute a Consap, saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione e in caso di accoglimento potrà essere corrisposto al massimo il 50% dell’importo della polizza.
Gli utenti, accedendo alla propria area riservata del Portale, potranno conoscere gli stati istruttori della domanda.

All’esito dell’istruttoria di tutte le domande di rimborso pervenute, sarà possibile determinare l’esatta quantificazione dell’importo da corrispondere a ciascun istanza accolta. Nel caso in cui i fondi non siano sufficienti a soddisfare il 50% della quota delle domande approvate, si procederà al rimborso in misura proporzionalmente ridotta.

Per maggiori informazioni si invita a consultare il 9° Avviso di presentazione delle domande di rimborso parziale delle Polizze dormienti che descrive in dettaglio come presentare la domanda, i documenti richiesti e i chiarimenti relativi al rimborso parziale dell’importo della polizza, fino a un massimo del 50%


fonte: https://consumatore.tgcom24.it/2024/02/27/polizze-assicurative-dormienti-prescritte-al-via-i-rimborsi/


giovedì 8 febbraio 2024

Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

 

Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

L’Unione Europea mira a comportamenti sempre più sostenibili per i consumatori e tra le novità segnaliamo l’accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento Europeo in merito alla direttiva sul diritto alla riparazione (R2R). La normativa premierà i consumatori che in presenza di prodotto rotto o difettoso sceglieranno di riparare il bene invece di sostituirlo. In questo modo si prolungherà la vita dei prodotti e ognuno di noi potrà ridurre il proprio impatto ambientale.

: Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

La proposta sul diritto alla riparazione era stata presentata dalla Commissione il 22 marzo 2023 e fa parte della Nuova agenda dei consumatori e del Piano d’azione per l’economia circolare oltre a integrare anche altre iniziative legislative finalizzate a promuovere il consumo sostenibile. Si tratta di un passo avanti per continuare a educare i consumatori a prendere decisioni sempre più consapevoli e informate.

Negli ultimi anni la società usa e getta ha portato a diffondere l’abitudine di eliminare il prodotto non funzionante o l’elettrodomestico difettoso, per poi sostituirlo con uno nuovo specialmente nei casi in cui non era più coperto dalla garanzia legale. Questo però ha contribuito a produrre sempre più rifiuti con un notevole impatto negativo per il nostro pianeta.

Con l’obiettivo di incentivare i consumatori europei a far riparare un bene difettoso, sono stati previsti nuovi strumenti:

  • proroga di 12 mesi del periodo di garanzia per il prodotto riparato;
  • possibilità per l’utente di chiedere ai fabbricanti di intervenire a norma del diritto dell’Ue;
  • informazioni sui pezzi di ricambio reperibili direttamente sul sito web dei produttori con lo scopo di facilitare la ricerca e la loro disponibilità;
  • modulo europeo con informazioni chiare sulle condizioni di riparazione, i tempi e i costi necessari;
  • piattaforma online europea con l’obiettivo di agevolare l’abbinamento tra consumatori e riparatori;
  • divieto di pratiche che impediscano ai riparatori indipendenti di utilizzare pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D.


Inoltre, le riparazioni dovranno essere effettuate in tempi ragionevoli e, se a pagamento, a prezzi equi proprio per incentivare il consumatore a far prolungare la vita del proprio prodotto. In questo modo ci saranno sempre più consumatori che quotidianamente contribuiranno con le loro scelte a ridurre il proprio impatto ambientale.
La prossima tappa sarà l’approvazione e l’adozione formale dell’accordo da entrambe le istituzioni, un altro passo avanti per i consumatori!