giovedì 8 febbraio 2024

Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

 

Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

L’Unione Europea mira a comportamenti sempre più sostenibili per i consumatori e tra le novità segnaliamo l’accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento Europeo in merito alla direttiva sul diritto alla riparazione (R2R). La normativa premierà i consumatori che in presenza di prodotto rotto o difettoso sceglieranno di riparare il bene invece di sostituirlo. In questo modo si prolungherà la vita dei prodotti e ognuno di noi potrà ridurre il proprio impatto ambientale.

: Diritto alla riparazione: accordo UE provvisorio e le novità per i consumatori

La proposta sul diritto alla riparazione era stata presentata dalla Commissione il 22 marzo 2023 e fa parte della Nuova agenda dei consumatori e del Piano d’azione per l’economia circolare oltre a integrare anche altre iniziative legislative finalizzate a promuovere il consumo sostenibile. Si tratta di un passo avanti per continuare a educare i consumatori a prendere decisioni sempre più consapevoli e informate.

Negli ultimi anni la società usa e getta ha portato a diffondere l’abitudine di eliminare il prodotto non funzionante o l’elettrodomestico difettoso, per poi sostituirlo con uno nuovo specialmente nei casi in cui non era più coperto dalla garanzia legale. Questo però ha contribuito a produrre sempre più rifiuti con un notevole impatto negativo per il nostro pianeta.

Con l’obiettivo di incentivare i consumatori europei a far riparare un bene difettoso, sono stati previsti nuovi strumenti:

  • proroga di 12 mesi del periodo di garanzia per il prodotto riparato;
  • possibilità per l’utente di chiedere ai fabbricanti di intervenire a norma del diritto dell’Ue;
  • informazioni sui pezzi di ricambio reperibili direttamente sul sito web dei produttori con lo scopo di facilitare la ricerca e la loro disponibilità;
  • modulo europeo con informazioni chiare sulle condizioni di riparazione, i tempi e i costi necessari;
  • piattaforma online europea con l’obiettivo di agevolare l’abbinamento tra consumatori e riparatori;
  • divieto di pratiche che impediscano ai riparatori indipendenti di utilizzare pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D.


Inoltre, le riparazioni dovranno essere effettuate in tempi ragionevoli e, se a pagamento, a prezzi equi proprio per incentivare il consumatore a far prolungare la vita del proprio prodotto. In questo modo ci saranno sempre più consumatori che quotidianamente contribuiranno con le loro scelte a ridurre il proprio impatto ambientale.
La prossima tappa sarà l’approvazione e l’adozione formale dell’accordo da entrambe le istituzioni, un altro passo avanti per i consumatori!

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