sabato 29 febbraio 2020

Carta di credito all’estero: ecco come risparmiare sulle commissioni

Grazie alla diffusione delle carte di credito e dei bancomat a livello internazionale, quando ci si reca all’estero non esiste più il problema del cambio di valuta. Si può perdere però il controllo delle commissioni: ecco alcuni consigli per risparmiare sulle commissioni quando si utilizza una carta di credito o bancomat all’estero.Zona euro: se viaggi all’interno del territorio europeo e utilizzi una carta di debito associata a un conto corrente online per prelevare al bancomat, il risparmio rispetto a una tradizionale carta di credito si attesta intorno a circa il 30% in meno rispetto ai conti correnti tradizionali. Percentuale che sale addirittura al 96% comparando le commissioni a debito con le tradizionali carte di credito.
Fuori zona euro: se ti rechi in una nazione al di fuori del territorio europeo e utilizzi una carta di debito associata a un conto corrente gestibile da web, il risparmio, sempre rispetto ai prelievi effettuati al bancomat con una carta bancomat associata a un conto corrente tradizionale, in questo caso è di circa il 20% e sale a circa il 60% nel rapporto tra carta di credito associata a un conto corrente online o a un conto tradizionale.
Praticamente se scegli di accendere un conto corrente online con carta di debito associata, le spese per le commissioni bancarie sui prelievi al bancomat si abbassano notevolmente.
Carta di credito o bancomat?

Se viaggi in Europa e paghi col bancomat, non esistono commissioni a debito, grazie agli accordi interbancari comunitari. Se invece viaggi al di fuori del territorio europeo, pagherai le commissioni ma se utilizzi il bancomat, il peso delle commissioni scenderà rispetto alla carta di credito.
Gli ultimi consigli

Non fare troppi prelievi: meglio un solo prelievo al bancomat che frazionarli.
Informati sulla possibilità di poter utilizzare bancomat e POS per effettuare i tuoi acquisti: in certe nazioni depresse economicamente, non esistono circuiti digitali bancari.
Porta con te i numeri telefonici per segnalare furti o smarrimenti della tua carta bancomat o carta di credito: la segnalazione va fatta il prima possibile.

Agcom ha diffidato Vodafone e altre compagnie telefoniche per le ricariche “speciali” da 5 e 10 euro

l’euro mancante

Lo scorso dicembre Agcom ha diffidato Vodafone e altre compagnie telefoniche per le ricariche “speciali” da 5 e 10 euro che accreditano al cliente 1 euro in meno rispetto a quanto pagato e attivano automaticamente 3 giga di traffico dati.

Questa notizia è stata pubblicata su molti giornali, blog e social e l’addio alle Giga Ricarica sembrava essere davvero vicino, soprattutto perché l’Agcom aveva dato a Vodafone e alle altre compagnie telefoniche 30 giorni di tempo (quindi fino a metà gennaio scorso) per ritornare alla situazione precedente e quindi alle ricariche standard, quelle che accreditavano l’intero importo pagato.

Pensavamo di iniziare l’anno con una buona notizia per i consumatori, ma purtroppo non è stato così! Scopriamo perchè…
Vari consumatori ci hanno purtroppo segnalato che, dopo più di due mesi dalla diffida di Agcom, chi acquista oggi una ricarica Vodafone da 5 o 10 euro presso le tabaccherie si vedrà ancora addebitare l’euro! E quello che continua ad infuriare i consumatori che ricaricano attraverso questo canale di vendita è la scelta obbligata ad acquistare Giga Ricarica, perché, per i tagli da 5 e 10 euro, non sono disponibili ricariche standard.

Come fare per non pagare il costo fisso di 1,00 euro?

L’utente può evitare di pagare l’euro acquistando la ricarica da 5 e 10 euro attraverso altri canali di vendita, quali l’app Vodafone, negozio, home banking.
Invece, il cliente fedele alle tabaccherie dovrà optare per la ricarica standard almeno da 13 euro che accrediterà l’intero importo pagato.

Come fare per farsi rimborsare l’euro?

L’unica strada percorribile per farsi rimborsare l’euro addebitato è contattare il servizio clienti Vodafone al 190 o rivolgersi a Tobi con l’app Vodafone.
In questo caso bisogna chiedere il rimborso dell’euro pagato, ricordando anche la diffida ricevuta da Agcom. Solitamente l’operatore provvede ad accreditare l’euro ed a disattivare i 3 Giga.
Vi informiamo che Casa del Consumatore ha segnalato all’Agcom l’inottemperanza alla diffida. Vi invitiamo a fare altrettanto online sul sito di Agcom, per Vodafone e per la altre compagnie telefoniche che non si fossero ancora adeguate alla decisione di Agcom.
Scriveteci per farci sapere la vostra opinione e per raccontarci la vostra esperienza!

Dispositivi antiabbandono


Predisposto il portale per richiedere il contributo di 30 euro
E' diventata finalmente operativa la piattaforma su cui i consumatori possono accedere per richiedere il bonus di 30 euro quale contributo per l'acqusito dei dispositivi antiabbandono per i seggiolini auto per bambini di età inferiore ai 4 anni.
Basta collegarsi al sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o direttamente al portale www.bonuseggiolino.it.
La piattaforma è attiva sia per gli esercenti presso i quali è possibile utilizzare il buono elettronico per l’acquisto dei dispositivi antiabbandono, i quali possono accreditarsi al fine di essere inseriti in un apposito elenco, consultabile attraverso la stessa applicazione web dedicata, sia per i consumatori che devono acquistare il dispositivo e richiedere quindi il buono spesa elettronico di 30 euro, da utilizzare esclusivamente presso uno dei negozianti registrati sulla piattaforma.
Ma vediamo come funziona.
Per coloro che devono ancora acquistare il dispositivo
Innanzitutto non tutti sanno che per prenotare e scaricare il buono elettronico da 30 euro bisogna avere le credenziali Spid, ovvero il sistema pubblico di identità digitale che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’unica utente-password. Sul portale è possibile accedere direttamente al sito dedicato, https://www.spid.gov.it/richiedi-spid per farne richiesta. Una volta ottenuto il buono, si avrà tempo un mese per spendere la cifra per l’acquisto del dispositivo, oppure sarà necessario fare nuova richiesta. Può essere richiesto un solo buono per minore.
Per coloro che hanno fatto l'acquisto entro il 20 febbraio 2020
Chi ha già fatto l’acquisto presso un qualsiasi negoziante, potrà chiedere il rimborso di 30 euro allegando lo scontrino o la ricevuta fiscale (sui cui deve essere riportata l'indicazione “dispositivo anti-abbandono) e un'autocertificazione sul modello disponibile on line e i dati del bambino (nome, cognome e codice fiscale). In questo caso la richiesta può essere presentata entro 60 giorni dall'attivazione della piattaforma, e l'accredito verrà effettuato direttamente sul conto corrente indicato in fase di presentazione della rcihiesta.
Anche in questo caso per accedere al sistema è necessario essere in possesso delle credenziali SPID.
Ricordiamo che i dispositivi antiabbandono per minori di età inferiore ai 4 anni sono diventati obbligatori per legge dal 7 novembre scorso. Per chi non rispetterà quest’obbligo, dal 6 marzo scatteranno le multe: dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se si commettono due infrazioni in 2 anni scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
Per maggiori informazioni su come richiedere il bonus è possibile consultare il testo del decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scaricabile al link qui sotto.

fonte: www.casadelconsumatore.it

Ecobonus incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni di CO2.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto legge Ecobonus al fine di fornire incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni di CO2. Nel 2020 sono state introdotte alcune novità in merito a tale decreto.

“Dal 1 marzo 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato con il decreto legge Ecobonus incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni di CO2.

Tale decreto, non solo è stato confermato per il nuovo anno ma ha subito un incremento dei fondi messi a disposizione. Gli incentivi auto per il 2020 ammontano a 70 milioni di euro, rispetto ai 60 milioni dello scorso anno. Inoltre, il 2020 ha portato numerose novità in tema di rottamazione. Per beneficiare dell'Ecobonus l’autovettura deve rispettare il nuovo limite di 60 g/kg di emissioni di CO2 e il suo prezzo di listino non deve superare i 61.000€ IVA inclusa o i 50.000€ IVA esclusa.
Il bonus previsto varia dai 1.500€ ai 6.000€ in base alla tipologia dell'auto in termini di emissioni di CO2 (dai 0 ai 60 g/kg di CO2) e alla presenza o meno della rottamazione della vecchia auto. Per maggiori informazioni, è possibile trovare un articolo completo sugli Incentivi Auto 2020 qui.”

venerdì 28 febbraio 2020

L'Antitrust dispone la chiusura di sharazon.it e subito compare sharazon.shop con le stesse modalita' di vendita

ShoppingVerify e Casa del Consumatore aiutano ad ottenere il rimborso dei soldi spesi
Con un recentissimo provvedimento d’urgenza l’Autorità Antitrust ha imposto la chiusura del sito sharazon.it ed ecco spuntare il sito sharazon.shop, che presenta le stesse modalità di vendita e lo stesso contenuto di sharazon.it.
Ma come funzionano questi siti Buy and SharePraticamente l’offerta commerciale di sharazon, così come di altri siti analoghi, non consiste nella vendita di prodotti immediatamente disponibili ad un prezzo scontato, ma nel solo ingresso in un “gruppo di acquisto”, in cui la condizione indispensabile per l’ottenimento del bene alle promesse condizioni di favore è l’adesione di altri consumatori.
L’importo versato dai consumatori costituisce quindi solo una “prenotazione” che consente l’inserimento in una lista gestita e organizzata dalla stessa sharazon nella quale gli aderenti alle offerte vengono progressivamente inseriti al fine di “compensare” la prenotazione dei precedenti consumatori e consentirgli di ottenere il bene prescelto al prezzo scontato.
L’Autorità ha ritenuto necessario un intervento di urgenza, non essendo fornite ai consumatori adeguate informazioni sui criteri di funzionamento del processo di acquisto, sulle modalità e tempi di scorrimento della lista di attesa, ai fini della procedura di compensazione, nonché – soprattutto – sull’effettiva possibilità di ottenere la consegna del bene prenotato.
Inoltre, è emerso che i consumatori che hanno effettuato prenotazioni su sharazon, non solo – solitamente – non hanno ricevuto il bene prenotato al prezzo scontato, ma risultano essere stati ostacolati nell’esercizio dei diritti contrattuali ed in particolare nella possibilità di esercitare il recesso e nell’ottenere il rimborso integrale delle somme versate.
Con l’intervento cautelare è stato quindi ordinato a sharazon di sospendere ogni attività diretta all’utilizzo della modalità di vendita subordinata alla successiva adesione di altri consumatori, nonché alla vendita di prodotti presentati come disponibili ma in realtà non pronti per la consegna.
Ricevuta la notifica del provvedimento cautelare, sharazon è stato chiuso e sharazon.shop è stato aperto, continuando la stessa attività di sharazon.
I COMMENTI SU SHOPPINGVERIFY
Appena chiuso sharazon, abbiamo iniziato a ricevere su ShoppingVerify decine di commenti a cinque stelle sul nuovo sito sharazon.shop. Incuriositi dall’inconsueta mole e positività dei commenti, anche grazie ad alcune segnalazioni di consumatori, siamo venuti a conoscenza che il sito promuove le recensioni su ShoppingVerify con un regolamento ben preciso, che qui di seguito riportiamo.
Regole recensione ShoppingVerify
Punti per ogni recensione valida: 10
Numero di recensioni massime al giorno: 3.
Regolamento:
– Verranno conteggiate solo le recensioni con 5 stelle;
– Ogni recensione va fatta da un dispositivo diverso, possibilmente cambiando anche connessione, diversamente con ogni probabilità essa verrà eliminata da ShoppingVerify e noi non potremo conteggiarla;
– Scrivere alla fine della recensione un riferimento (codice d’ordine o nome e cognome) per poter associare la recensione a voi (solo se utilizzate un account con nome e cognome diverso dal vostro);
– Possibilmente distanziare di qualche ora una recensione dall’altra;
– Le recensioni con meno di 20 parole non verranno considerate;
– Il contenuto della recensione deve essere reale e credibile, ShoppingVerify cancella le recensioni che possono sembrare false e noi non potremo poi conteggiarle. Tutte le recensioni verranno controllate prima di assegnare il punteggio, vi chiediamo quindi di rispettare le regole sopra riportate.
Il “regolamento” di sharazon è chiaramente finalizzato ad ottenere, promettendo punti, recensioni falsamente positive, anche duplicate o triplicate. Per questa ragione abbiamo sospeso la pubblicazione di tutti gli entusiastici commenti a cinque stelle sul sito sharazon.shop e abbiamo eliminato il sito sharazon e tutti i suoi commenti da ShoppingVerify.
COSA FARE PER USCIRNE
Come ha rilevato l’Antitrust e come è evidente anche visitando il sito sharazon.shop e provando la procedura di acquisto, le informazioni fornite dal venditore sulla complessa procedura per ottenere la consegna del bene acquistato sono lacunose e non sono trasparenti e comprensibili.
Per questa ragione, tutti i clienti di sharazon e sharazon.shop che vogliono annullare il loro acquisto devono inviare una comunicazione via pec al venditore, esercitando il diritto di recesso (se l’acquisto non risale a più di 14 giorni prima) o chiedendo il rimborso delle somme pagate per inadempimento del venditore agli obblighi informativi che gli gravano per legge.
fonte: www.casadelconsumatore.it