mercoledì 18 ottobre 2017

Telefonia come fare ricorso per le bollette a 28 Giorni
  
Una bolletta telefonica ogni 28 giorni anziché a cadenza mensile. Se la differenza può sembrare in apparenza minima, sono invece proprio quei pochi giorni in meno a pesare sul portafoglio dell'utente: in questo modo, ha calcolato il Codacons, il rincaro per il cittadino si aggira infatti intorno all'8,6% in più ogni anno mentre i mesi di fatturazione non sono più 12 ma 13, con un mese extra di pagamenti 'regalato' all'azienda che eroga il servizio. Un fenomeno che nemmeno l'Antitrust è finora riuscito ad arginare, neanche comminando sanzioni alle tre principali compagnie attive nel mercato italiano.
Per tentare di interrompere questo meccanismo, e 'costringere' gli operatori a rispettare la delibera 121/17/CONS Agcom vieta la fatturazione a 28 giorni. 
La Casa del Consumatore ha deciso di affiancare tutti quei cittadini che decideranno di fare ricorso, mettendo a disposizione gli strumenti per un "reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo".
In caso di mancato riscontro da parte dell’operatore entro il termine di 30 giorni (o di risposta negativa alla richiesta di rimborso), l'associazione si mette a disposizione per la conciliazione presso i Corecom e richiedere l'applicazione degli indennizzi automatici".
"La conciliazione rappresenta infatti una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie, obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata proprio per tutelare i diritti dei consumatori. Permette quindi di richiedere un indennizzo per ogni bolletta emessa con fatturazione a 28 giorni". 


Ma come fare per aderire?
compilila il modulo d'iscrizione (gratuito online)
e il modulo corecom
inviali via e.mail a campania@casadelconsumatore.it
con una copia del documento d'identità

Recesso telefonico per giusta causa: quando si può richiedere?


In caso di modifiche unilaterali del contratto o di inadempienza del provider puoi richiedere il recesso telefonico per giusta causa, senza penali
Se sottoscrivere un contratto telefonico è particolarmente semplice, grazie ai numerosi vantaggi e promozioni riservati ai nuovi clienti, non è altrettanto semplice chiederne il recesso, ovvero l’annullamento prima della scadenza naturale del vincolo. Quasi tutti gli operatori prevedono infatti delle penali in caso di disdetta del contratto telefonico prima della scadenza del vincolo minimo, che solitamente è di 24 mesi.
La buona notizia è però che vi sono due casi particolari in cui è possibile richiedere il recesso telefonico per giusta causa, senza dover pagare costi o penali. In questo articolo cercheremo quindi di capire quando hai il diritto di recedere dal contratto telefonico senza costi, cosa che potrai fare semplicemente avendo cura di seguire le procedure che ti illustreremo.
Recesso telefonico per giusta causa: cosa significa?
Come dicevamo, sono due i casi in cui puoi richiedere la disdetta telefonica anticipata per giusta causa. Il primo è se l’operatore sceglie di apportare delle modifiche unilaterali al tuo contratto, cosa per cui dovrà darti obbligatoriamente un preavviso minimo di un mese. Il secondo caso è la presenza di disservizi telefonici, come ad esempio una velocità di navigazione da rete fissa inferiore al minimo garantito da contratto.
Recesso telefonico per modifica unilaterale del contratto
Se il tuo operatore decide di modificare le condizioni della tua offerta, aumentandone ad esempio il canone mensile, è tenuto ad avvisarti almeno un mese prima che la variazione diventi effettiva. Se le nuove condizioni non dovessero andarti bene potrai richiedere il recesso senza penali, per giusta causa.
Puoi comunicarlo alla tua compagnia tramite raccomandata, oppure puoi semplicemente rivolgerti ad un nuovo operatore per effettuare il trasferimento mantenendo il tuo numero telefonico. In questo caso potrebbe però essere una buona idea, una volta avviato il procedimento, telefonare all’assistenza clienti del vecchio gestore giusto per far presente di avere diritto alla disdetta gratuita e accertarsi che non vengano addebitati costi al momento della migrazione.
Recesso telefonico per disservizi o inadempienza
Se invece il problema è un disservizio telefonico, come ad esempio una velocità di navigazione inferiore a quanto promesso da contratto, prima di richiedere la disdetta dovrai prima effettuare alcuni passaggi in più.
Innanzitutto devi poter dimostrare l’inadempienza del provider, cosa che puoi fare utilizzando lo speed test dell’AGCOM. Scaricando questo software e mantenendolo attivo per 24 ore, il sistema rileverà la velocità media di navigazione da postazione fissa. Al termine della procedura ti sarà rilasciato un certificato che attesti i risultati della misurazione, che potrà essere impugnato come dimostrazione di inadempienza del tuo operatore.
A questo punto dovrai prima inoltrare un reclamo alla compagnia, che avrà 30 giorni di tempo per darti una risposta e ripristinare il servizio alle condizioni stabilite da contratto. Se questo non dovesse accadere potrai allora procedere con la richiesta di recesso per giusta causa, da inviare alla compagnia a mezzo raccomandata a/r.


Sovrapprezzi per il pagamento di bollette


L'Antitrust sanziona cinque compagnie di energia elettrica e gas
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato che cinque compagnie (A2A, Green Network, E.ON, Edison e Sorgenia), hanno chiesto ai consumatori il pagamento di una commissione di importo variabile, da 1 a 4 euro, in relazione a specifiche modalità di pagamento delle fatture (ad esempio, mediante bollettino postale o con carta di credito).
In tutti i casi esaminati, l'Autorità ha ritenuto che la commissione fosse in contrasto con l'art.62 del Codice del Consumo che prevede un divieto generale di imporre ai consumatori spese aggiuntive per l'utilizzo di determinati strumenti di pagamento, senza che risulti possibile, in assenza di esplicite previsioni normative, ribaltare sui consumatori alcun onere e/o costo ad essi ricollegato o ricollegabile.
L'Autorità ha disposto per Green Network l'applicazione di una multa per 20.000€, la condotta oggetto di valutazione riguarda la facoltà di richiedere un addebito fino a 4 euro ai clienti che hanno scelto forme di pagamento diverse dalla domiciliazione bancaria e la specifica richiesta di un sovrapprezzo pari a 2 euro mensili, in capo ai clienti che avevano scelto di pagare le bollette relative ai consumi di energia elettrica o gas, con modalità o strumenti diversi dalla domiciliazione bancaria.
L'Autorità ha multato la società A2A per un totale di 220.000€, la condotta oggetto di valutazione per la società riguarda l'applicazione di un sovrapprezzo, per i clienti che scelgono di pagare le bollette relative ai consumi di energia elettrica e gas, mediante il sito internet della società utilizzando la carta di credito, mezzo di pagamento richiesto. Tale commissione varia in base all'importo della bolletta da pagare, se inferiore o superiore a 500€.
L'Autorità contesta alla società E.ON, l'applicazione di un sovrapprezzo pari a 1 euro al mese ai clienti che scelgono di pagare le bollette con bollettino postale. L'importo della sanzione è pari a 150.000 euro.
Edison è stata multata dall'Autorità per un importo di 350.000 euro, perché applica un sovrapprezzo di 2 euro a bimestreai clienti che scelgono di pagare le bollette di luce e gas con bollettino postale.
L'Autorità contesta a Sorgenia l'applicazione di un sovrapprezzo per i clienti che scelgono di pagare le bollette senza addebito diretto, ovvero con carta di credito, in modalità non ricorrente, o bollettino postale. La sanzione applicata è di 170.000€.
Per maggiori informazioni link

lunedì 9 ottobre 2017

Diservizio Idrico Gori

visto il disagio che stanno subendo gli utenti per la fornitura idrica, invitiamo tutti i cittadini con permanente mancaza d'acqua e/o altri problemi di compilare il modulo di reclamo Gori e di inviare a campania@casadelconsumatore.it, per poter eventualmente procedere ad una class action.

Ma come fare per aderire?
compila: 
il modulo di reclamo Gori
il modulo d'iscrizione (gratuito online)
inviali via e.mail a campania@casadelconsumatore.it
con una copia del documento d'identità 
N.B.: sempre dell'intestatario del contrato

Bonus Idrico 2017

si comunica che l'Ente d'Ambito Sarnese, 

con determinazione dirigenziale n. 84 del 15 settembre 2017, ha approvato il nuovo Bando di accesso al Bonus idrico al bonus idrico 2017, con relativa modulistica modificata, che annulla e sostituisce quello approvato con la determinazione n. 80/2017 ed ha posticipato il termine di scadenza al 15 novembre 2017.