lunedì 10 marzo 2014



Molti clienti di POSTE ITALIANE SPA sono rimasti delusi al momento della richiesta di incasso di buoni postali fruttiferi  “serie O” i quali prevedevano  alla scadenza del trentesimo anno un tasso di interesse annuo pari al 16% circa, come indicato molto chiaramente dalla tabella esposta sul retro di tali buoni: l’importo liquidato ai clienti titolari dei buoni viene corrisposto,alla scadenza, in misura molto inferiore a quella prevista e sulla quale il titolare ha fatto affidamento prima dell’incasso.

Esempio:


Buono  di lire 500.000  -    data  di emissione  NOVEMBRE 1983                                                                                                            

Sulla tabella retrostante è previsto l’importo di  €  8.950,30   alla scadenza dei 30 anni
Le Poste conteggiano una liquidazione di € 3.442,31: danno per il   cliente  €  5.907,99


Già la Cassazione nel 2007 aveva emesso un sentenza secondo cui  veniva imposto all’Ente Poste di rispettare i tassi stampigliati sui buoni e le poste hanno continuato a pagare di meno appellandosi  al decreto del Ministero del Tesoro del 13/6/1986 che tagliava gli importi dovuti. Successivamente alla sentenza della Cassazione numerose sentenze di Giudici di Pace hanno sancito il diritto del consumatore a vedersi liquidare le somme pattuite al momento della emissione del buono e su di esso riportate.

Si invitano pertanto i consumatori possessori di vecchi buoni postali (quelli fino al giugno 1986) di prestare molta attenzione al momento dell’incasso  e alla documentazione che si firma.


Nel caso in cui aveste già incassato un buono vecchio alle condizioni capestro imposte dall’Ente Poste rivolgetevi a questo sportello di consulenza ai consumatori per la difesa dei Vostri diritti.

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