Molti clienti di POSTE ITALIANE SPA sono rimasti
delusi al momento della richiesta di incasso di buoni postali fruttiferi “serie
O” i quali prevedevano alla scadenza
del trentesimo anno un tasso di interesse annuo pari al 16% circa, come
indicato molto chiaramente dalla tabella esposta sul retro di tali buoni:
l’importo liquidato ai clienti titolari dei buoni viene corrisposto,alla scadenza,
in misura molto inferiore a quella prevista e sulla quale il titolare ha fatto
affidamento prima dell’incasso.
Esempio:
Buono di lire 500.000 -
data di emissione NOVEMBRE 1983
Sulla tabella retrostante è previsto l’importo di € 8.950,30
alla scadenza dei 30 anni
Le Poste conteggiano una liquidazione di € 3.442,31:
danno per il cliente €
5.907,99
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Già la Cassazione nel 2007
aveva emesso un sentenza secondo cui
veniva imposto all’Ente Poste di rispettare i tassi stampigliati sui
buoni e le poste hanno continuato a pagare di meno appellandosi al decreto del Ministero del Tesoro del
13/6/1986 che tagliava gli importi dovuti. Successivamente alla sentenza della
Cassazione numerose sentenze di Giudici di Pace hanno sancito il diritto del
consumatore a vedersi liquidare le somme pattuite al momento della emissione
del buono e su di esso riportate.
Si invitano pertanto i consumatori
possessori di vecchi buoni postali (quelli fino al giugno 1986) di prestare
molta attenzione al momento dell’incasso
e alla documentazione che si firma.
Nel
caso in cui aveste già incassato un buono vecchio alle condizioni capestro
imposte dall’Ente Poste rivolgetevi a questo sportello di consulenza ai
consumatori per la difesa dei Vostri diritti.
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